Il benessere psico-fisico dell’individuo
L’attività sportiva, qualunque essa sia, nasce e deve sempre rimanere un mezzo per il benessere psico-fisico dell’individuo. È un gesto di cura verso se stessi, un modo per ritrovare equilibrio, energia e serenità. In particolare, la CORSA così semplice, istintiva e accessibile a tutti dovrebbe incarnare questo spirito fino in fondo, diventando un momento di libertà, di ascolto interiore e di gioia genuina. È importante ricordare che non ha senso uscire a correre e tornare arrabbiati, frustrati o svuotati. La corsa, infatti, non dovrebbe mai trasformarsi in una fonte di stress, di competizione malsana o di autolesionismo fisico e mentale. Se ci sentiamo più stanchi, più tesi o più insoddisfatti di prima, forse è il caso di riconsiderare il nostro approccio, perché il vero obiettivo è il benessere, non stressarci o unfortunarci. Non ha senso che la corsa diventi un ostacolo per la nostra serenità familiare, che comprometta i rapporti sociali o che ci porti a vivere con il cronometro in testa, con la mente altrove, dimenticando il piacere di essere presenti nel momento. Non ha senso inseguire risultati a ogni costo, arrivando a zoppicare, a dover sospendere il lavoro o a interrompere le nostre attività quotidiane per un obiettivo che, in fondo, dovrebbe essere solo un modo per sentirci più vivi e più felici. L’attività sportiva, invece, dovrebbe essere uno spazio di crescita personale, di divertimento e di leggerezza. È un’occasione per conoscerci meglio, per ascoltare il nostro corpo e le nostre emozioni, per svagarci per socializzare per migliorare la nostra vita. Ci insegna la costanza, sì, ma anche la flessibilità, perché ogni percorso è diverso e va vissuto con equilibrio. La determinazione è importante, ma sempre guidata dall’amore per ciò che facciamo, non dalla paura di non essere abbastanza. A proposito di allenamenti, non serve fare sessioni estenuanti come ripetute a velocità eccessive o andature impossibili. Rischiamo solo di infortunarci e di perdere di vista il vero scopo: prenderci cura di noi stessi. Le rifiniture e i miglioramenti si fanno con un lavoro graduale, come un’opera d’arte: prima di tutto, bisogna dare una forma al nostro allenamento, modellarlo con pazienza e rispetto per il nostro corpo. Non serve millantare tempi impossibili o inseguire ritmi che non sono realistici per noi. La corsa non è una gara contro gli altri, ma un viaggio personale di crescita e benessere. Chi corre, chi si allaccia le scarpe e parte, dovrebbe farlo con un pensiero chiaro e sincero: sto facendo qualcosa per me, per stare bene, per sorridere di più. È questo lo spirito che dobbiamo coltivare ogni giorno, ad ogni passo, senza perdere di vista il vero motivo per cui corriamo: il nostro benessere e la nostra felicità. E quando torniamo da una corsa, il nostro primo obiettivo dovrebbe essere quello di sentirci meglio. Più leggeri, più vivi, con il cuore più aperto e il respiro più ampio. Magari anche con un sorriso in più, pronto da condividere con chi ci aspetta casa, perché la vera vittoria è sentirsi in pace con se stessi e con il mondo che ci circonda.
Pacer
Francesco Murianni